"Lo studente al centro" è il nuovo progetto di "Consumatori per l'Europa", atto a promuovere un modello di studio universitario alla cui base vi sia efficienza nell'organizzazione e gestione della didattica.

Ormai da anni le università italiane chiedono una sempre maggiore indipendenza, se da un lato ciò ha avuto effetti positivi dall'altro sono innumerevoli le criticità che, ad oggi, lo studente deve affrontare quotidianamente.

Esempio emblematico è quello della mobilità studentesca. Lo studente, che a qualsiasi titolo, sia costretto a trasferirsi ad altro ateneo deve superare innumerevoli difficoltà. Con particolare riferimento a studi economico-giuridici, ogni università tende a diversificare il proprio ordinamento degli studi: ciò non solo  rischia di vanificare gli sforzi della persona, che per anni ha fatto esami che non gli saranno riconosciuti, ma ne mortifica anche le aspirazioni, scoraggiando in taluni casi alla prosecuzione del cursus studiorum.

                  

In seconda battuta nel corso di un decennio abbiamo assistito all'avvicendarsi di atti ad esplicito pregiudizio economico e personale dello studente. Prima fra tutte la prassi invalsa di prevedere, in caso di bocciatura ad un esame, il salto di appello od addirittura di sessione; secondo esempio eclatante e pregiudizievole è la totale assenza in alcuni atenei di sessioni straordinarie a disposizione di studenti lavori/genitori o semplicemente fuori corso: reputiamo caso simile quale niente di più che soluzione utile per trattenere la persona più tempo possibile all'università, così obbligandola a pagare tasse per anni ed anni.

La nostra proposta è mossa dalla volontà di sensibilizzare gli atenei italiani ad essere più vicini allo studente, da considerare non più solo come un numero(matricola), ma come persona tenuta di giorno in giorno a dover superare problemi d'ogni genere per potersi un giorno realizzare.

Il progetto, promosso in partenariato con Progetto Italia, sarà posto all'attenzione di tutte le istituzioni competenti.