La crisi che attanaglia migliaia di famiglie italiane e, quindi, l’intero comparto produttivo ci porta oggi a fare delle considerazioni sul difficile momento che drammaticamente viviamo.

Ci sono origini certe dalle quali provengono le difficoltà odierne e sono quelle della politica. Perché in oltre venti anni, la politica ha vissuto di rendita e non è mai stata in grado di offrire una strategia di breve e medio termine per favorire la produzione ed il lavoro, e di contrasto ad una globalizzazione selvaggia dei mercati esteri.

Si è perso del tempo prezioso, quel tempo che ha consentito ai Paesi esteri di entrare più facilmente nel mercato italiano, azzerando ogni sforzo possibile dell’imprenditoria nazionale.

                

Detto ciò ci ritroviamo a fare conti che non tornano più: un sistema produttivo distrutto e ridotto ai minimi termini, una disoccupazione crescente, un futuro sempre più incerto con la conseguente perdita di ogni speranza di ripresa.

Ed ecco perchè, Consumatori per l'Europa appoggia apertamente, in quanto Associazione nazionale di Utenti e Consumatori, quanti oggi scendono in piazza per reclamare diritti calpestati e quanti si sentono vessati da normative governative che non rispettano il diritto di sopravvivenza dei cittadini.