Con la determinazione Dirigenziale n. 250 del 14 febbraio 2014 – Prot. n. 15209, il Municipio Roma XIII°, a seguito improvvise e calamitose condizioni meteorologiche del 30 gennaio 2014,  ha affidato i lavori di ripristino del manto stradale presso alcune arterie viabili del quartiere Aurelio ed in particolare via Calcagnini, via E. Bondi, via Galassi

Considerato che il lavoro è stato effettuato non nei modi più consoni,  mediante asfaltatura della sola zona centrale delle strade in oggetto, determinando da subito ulteriori fratture fra il nuovo e vecchio asfalto e, a seguito alcune proteste dei cittadini del quartiere, “Consumatori per l’Europa” ha ritenuto necessario avviare  istanza di   segnalazione alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando che tali lavori sono stati effettuati con affidamento diretto e che la prassi adottata non risponde ai requisiti previsti dalla normativa vigente.

L’affidamento è stato effettuato in modo irrituale e contrario alle leggi che regolano lo specifico settore  favorendo patrimonialmente  un soggetto estraneo alla Pubblica Amministrazione, si potrebbe quindi ipotizzare una violazione dell’art. 323 del c.p.

 

Si sono riscontrate  incongruenze in base all’Art. 125 n. 5, come da ultime modifiche del “codice degli appalti pubblici” (d. lgs. 163/2006) che recita: “I lavori assunti in amministrazione diretta non possono comportare una spesa complessiva superiore a 50.000 euro”.

Sempre in tema di codice degli appalti, all’Art. 40  n. 1, si legge: “I soggetti esecutori di lavori pubblici devono essere qualificati e improntare la loro attività ai principi di qualità, della professionalità e della correttezza”.